Astro News a cura di Piero Bianucci
05/10/2014 - Scoperta la “particella di Majorana”, un fermione esotico nel quale materia e antimateria coincidono
La chiamano “particella di Majorana”, e batteva il suo stesso ideatore, perché Ettore Majorana (foto) è scomparso nel nulla ma la sua particella non è mai neppure comparsa in quasi settant’anni di esperimenti. Ora però l’hanno trovata. Lo annuncia un team di fisici di Princeton guidati da Jadwin Hall su “Science online” del 2 ottobre. Come colui che l’ha prevista nel 1937, la “particella di Majorana” ha una doppia personalità: è un fermione che si comporta contemporaneamente come materia e come antimateria. O, se volete, in queste particelle non è possibile distinguere l’una dall’altra. Sarebbe il primo mattone della materia esotica e potrà essere anche un ingranaggio dei futuri computer quantistici.
L’esperimento che ha stanato il fermione di Majorana è un gigantesco microscopio a effetto tunnel, alto come una casa di due piani ma tenuto sospeso in galleggiamento per ridurre al minimo le vibrazioni: si trattava infatti di osservare una fila di singoli atomi di ferro in mezzo a file di atomi di piombo, il tutto raffreddato a un grado sopra lo zero assoluto per conferirgli la superconduttività. Come aveva previsto nel 2001 il fisico teorico Alexei Kitaev, il microscopio ha permesso di osservare alle estremità del superconduttore, proprio là dove doveva essere, un segnale elettricamente neutro che è la traccia del fermione di Majorana. Qualche indizio si era avuto già nel 2012 in un laboratorio olandese ma ora sembra che il risultato ottenuto a Princeton non lascio dubbi. La scoperta ha implicazioni anche per il cosiddetto “neutrino di Majorana” e per la cosmologia.
L’articolo originale:
http://www.sciencemag.org/content/early/2014/10/01/science.1259327.abstract
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