I brillamenti di classe M rappresentano esplosioni solari di medie dimensioni. Ieri, alle 14:17, il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha registrato un flare di classe M5.6 nei pressi del bordo orientale della nostra stella. L’origine di tale esplosione è stata la regione attiva AR2151, che in virtù della sua posizione sul disco solare non può inviare nubi di plasma verso il nostro pianeta. L’eruzione solare ha causato un pennacchio di plasma che ha prodotto alcuni effetti sulla Terra. Un impulso di radiazione ha parzialmente ionizzato l’atmosfera superiore, causando alterazioni nella normale propagazione delle trasmissioni radiofoniche sul lato diurno. Un effetto registrato al Polarlightcenter ubicato sulle isole Lofoten, in Norvegia. La macchia solare ruoterà verso la Terra nei prossimi giorni, il che significa che potenziali eruzioni successive potrebbero generare moderate tempeste geomagnetiche.
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I brillamenti di classe M rappresentano esplosioni solari di medie dimensioni. Ieri, alle 14:17, il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha registrato un flare di classe M5.6 nei pressi del bordo orientale della nostra stella. L’origine di tale esplosione è stata la regione attiva AR2151, che in virtù della sua posizione sul disco solare non può inviare nubi di plasma verso il nostro pianeta. L’eruzione solare ha causato un pennacchio di plasma che ha prodotto alcuni effetti sulla Terra. Un impulso di radiazione ha parzialmente ionizzato l’atmosfera superiore, causando alterazioni nella normale propagazione delle trasmissioni radiofoniche sul lato diurno. Un effetto registrato al Polarlightcenter ubicato sulle isole Lofoten, in Norvegia. La macchia solare ruoterà verso la Terra nei prossimi giorni, il che significa che potenziali eruzioni successive potrebbero generare moderate tempeste geomagnetiche.