Brillamento significativo sul lato nascosto del Sole [FOTO]
mercoledì 3 settembre 2014, 11:47 di Renato Sansone
Una macchia solare situata sull’arto nord-orientale del Sole è esplosa nella giornata di ieri, generando un significativo flare solare. A registrare l’evento, avvenuto sul lato nascosto, la sonda STEREO-B della NASA, che l’ha registrato nell’ultravioletto estremo. Secondo gli analisti della NOAA un’espulsione di massa coronale viaggia nello spazio a 2000 Km/s, ma non colpirà la Terra. Generalmente questi eventi vengono classificati in relazione all’energia sprigionata. Si sente quindi parlare di brillamenti di classe X (forte), M (medio) o C (debole); tuttavia, le esplosioni sul lato nascosto del Sole non possono essere identificate in quanto nessuna navicella spaziale è dotata di sensori a raggi X. A differenza, per esempio, del Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA che li classifica sul lato a noi visibile. Tuttavia, la tempesta di radiazioni prodotta dall’evento, l’aspetto a lunghezze d’onda UV e altri fattori, come la CME prodotta, lascia pensare che si sia trattato di un brillamento di classe X. La fonte dell’esplosione si rivelerà non appena la rotazione della nostra stella lo permetterà. Intanto gli astrofili hanno monitorato per giorni un enorme filamento scuro sulla superficie del Sole. SDO sembra mostrare i detriti dell’esplosione avvenuta ieri in direzione del nostro pianeta. Non è ancora chiaro se l’eiezione coronale sia diretta verso la Terra.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Brillamento significativo sul lato nascosto del Sole [FOTO]
mercoledì 3 settembre 2014, 11:47 di Renato Sansone
Una macchia solare situata sull’arto nord-orientale del Sole è esplosa nella giornata di ieri, generando un significativo flare solare. A registrare l’evento, avvenuto sul lato nascosto, la sonda STEREO-B della NASA, che l’ha registrato nell’ultravioletto estremo. Secondo gli analisti della NOAA un’espulsione di massa coronale viaggia nello spazio a 2000 Km/s, ma non colpirà la Terra. Generalmente questi eventi vengono classificati in relazione all’energia sprigionata. Si sente quindi parlare di brillamenti di classe X (forte), M (medio) o C (debole); tuttavia, le esplosioni sul lato nascosto del Sole non possono essere identificate in quanto nessuna navicella spaziale è dotata di sensori a raggi X. A differenza, per esempio, del Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA che li classifica sul lato a noi visibile. Tuttavia, la tempesta di radiazioni prodotta dall’evento, l’aspetto a lunghezze d’onda UV e altri fattori, come la CME prodotta, lascia pensare che si sia trattato di un brillamento di classe X. La fonte dell’esplosione si rivelerà non appena la rotazione della nostra stella lo permetterà. Intanto gli astrofili hanno monitorato per giorni un enorme filamento scuro sulla superficie del Sole. SDO sembra mostrare i detriti dell’esplosione avvenuta ieri in direzione del nostro pianeta. Non è ancora chiaro se l’eiezione coronale sia diretta verso la Terra.